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Pratola Peligna (Aq), santuario Madonna della Libera |
Durante il fine settimana appena trascorso, a Pratola Peligna si è festeggiata la Madonna della Libera, protettrice del nostro paese. Una ricorrenza molto sentita anche dai tanti pratolani emigrati e sparsi per il mondo (come testimonia
questo sito internet), che non perdono l'occasione per tornare.
Noi studenti della scuola media "Gabriele Tedeschi" abbiamo voluto dare un piccolo contributo scrivendo pensieri, opinioni, impressioni sui festeggiamenti.
Intercultura, infatti, è parlare della propria cultura dove si possono
incontrare tradizioni differenti, come il web. Intercultura è mostrare le proprie tradizioni, accogliendo con rispetto quelle degli altri. Attraverso delle ricerche, abbiamo scoperto che la Madonna della Libera è festeggiata anche in altri paesi. Ci ripromettiamo di approfondire. Intanto, ecco le nostre testimonianze.
Ieri, 5 maggio,
a Pratola Peligna c’è stata la festa della Madonna della Libera. Si narra che,
durante la peste del 1500, un contadino di nome Fortunato - ritiratosi in campagna, nei pressi di
una chiesetta tra Pratola e Sulmona - avesse sognato la Madonna liberatrice. Lo
rassicurava dicendogli che l’epidemia sarebbe presto passata. Qui, tre giorni
dopo l’apparizione, il contadino trovò un quadro raffigurante la Madonna,
chiamata della Libera per via della liberazione dalla peste. Poiché il luogo
del ritrovamento era situato tra Sulmona e Pratola, i due paesi iniziarono a
litigare. Così il quadro fu messo su un carro trainato da buoi, che presero la
direzione di Pratola. Nel posto su cui il carro si fermò, venne costruita una
cappella per custodire il quadro. In seguito, con le pietre del monte Morrone,
i pratolani realizzarono il santuario che ancora oggi vediamo al centro della
piazza principale, dedicata alla Madonna. Durante la festa, che va avanti per
tutta la prima e la seconda settimana di maggio, succedono molte cose: ci sono diverse
celebrazioni e, il sabato mattina, l’esposizione della statua della Madonna. Il
paese si riempie di persone, di bancarelle e di giostre. Molto particolare l’esposizione
della statua, ornata di gioielli, di
mantello e di una parrucca fatta con capelli veri. Domenica mattina c’è stata la
messa principale, celebrata dal vescovo, monsignor Angelo Spina, e, la sera, la
processione. Il paese si è riempito di zii, nonni, amici, parenti emigrati in passato. La festa, infatti, è molto sentita dai pratolani
sparsi nel mondo. Ho visto i fuochi d’artificio di sabato sera comodamente dal
mio balcone... uno spettacolo stupendo!
Eleonora
Critelli
Ogni anno, in
questo periodo, a Pratola Peligna si festeggia la Madonna della
Libera, che, nel Cinquecento, liberò il paese da una epidemia di peste. Adoro
questa festa! Porta qui turisti, pratolani che vivono altrove, bancarelle, giostre e luci, che
incorniciano il santuario e il quadro della Madonna.
Lucia di
Cioccio
Ogni anno, a
Pratola Peligna, durante il primo ed il secondo fine settimana di maggio, festeggiamo la
Madonna della Libera. Venerdì la compagnia di Gioia dei Marsi è arrivata a
piedi in paese. Secondo il rito tradizionale, i pellegrini si sono avvicinati all’altare
del santuario in ginocchio (struscio). Sabato mattina, invece, ho partecipato
alla messa e alla processione nel rione Valle Madonna come chierichetto.
Domenica abbiamo accolto il vescovo, monsignor Angelo Spina, che ha
celebrato la messa. Ha detto anche che l’immagine della Madonna della Libera è
stupenda. Domenica pomeriggio, invece, c’è stata la processione con la statua.
Lorenzo Ferrera
Si sono
conclusi da qualche ora i momenti più importanti della festa della Madonna
della Libera. Sabato 4 maggio, alle 10, c’è stata la celebrazione della messa
con l’esposizione della statua... bellissima! Io sono una chierichetta e, con
gli altri miei compagni, ho seguito, cantando, la breve processione. Emozionante
anche il momento in cui il vescovo, monsignor Angelo Spina, è venuto in paese
per salutarci.
Giada Ferrera
Io non sono
cattolica e non so molto di questa festa, ma vi ho partecipato ugualmente,
accorgendomi che a Pratola la ricorrenza diventa sempre più viva e più
bella. Mi piacciono molto le bancarelle e le luci che si accendono di sera, ma
anche il momento in cui la statua della Madonna viene portata fuori dalla
chiesa. Io, negli scorsi giorni, sono uscita con la mia famiglia. Abbiamo
comprato un criceto di nome Fortuna, perché mi ha portato fortuna per tutta la
giornata. Ma, tra i nostri acquisti, non sono mancati dei braccialetti, un
anello ed una collana per la festa della mamma, che si avvicina. Non mi sono lasciata
scappare un giro sulle giostre, che amo tanto. Sabato, dopo le 23, il cielo è
stato colorato dai fuochi d’artificio. Io ero già nel letto. I colpi
improvvisi mi hanno fatto spaventare.
Alesia Hoxha
Non ho visto la
statua della Madonna, ma i fuochi d’artificio sì. Ed è stato davvero
emozionante l’arrivo dei pellegrini di Gioia dei Marsi a Pratola dopo un giorno
ed oltre trenta chilometri di cammino. Ho trascorso le giornate di festa, libere anche dalla scuola, al Campus e alle giostre.
Miguel Angel
Toribio Tejada