giovedì 28 febbraio 2013

Destinazione Tirana

Stiamo provando ad immaginare di compiere un viaggio in Albania. Destinazione, la capitale, Tirana. Le altre città più importanti che ci piacerebbe visitare sono Durazzo, Scutari, Elbasan, Coriza, Valona, Fier. Abbiamo cercato un po' di informazioni per soddisfare la nostra curiosità prima della partenza. Ora, con noi, non mancherà il nostro bagaglio di conoscenze. L'Albania è una Repubblica parlamentare della penisola balcanica, candidata a far parte dell'Unione europea. Le sue coste si affacciano sul mar Adriatico e sullo Ionio. Confina con Montenegro, Kosovo, Macedonia e Grecia.

L'Albania risulta essere uno stato ancora molto povero. Interessati a scoprirne il territorio, abbiamo letto che i fiumi maggiori sono il Drin, il Voiussa, il Semani e lo Shkumbin. Tre, invece, i laghi: Scutari, Ocrida e Prespa. Prevalgono colline e montagne. Ci ha sorpreso apprendere che solamente 72 chilometri - il cosiddetto Canale d'Otranto - separano l'Albania dalla Puglia. La popolazione totale è di oltre tre milioni di abitanti e la moneta si chiama lek. La festa nazionale cade il 28 novembre. La lingua ufficiale è l'albanese, parlata da più di sei milioni di persone sparse tra Albania, Kosovo, Macedonia, Grecia e Montenegro. 

Tirana, Lana River, case colorate

Francesca Pizzoferrato
Sara Berardini
Matteo Tofano
Arianna Ballatore
Ludovica Petrella
Giada Zavarella


A dir la verità, ci sentiamo molto emozionati. L'idea di partire ci esalta e, visto che a Pratola Peligna c'è una comunità albanese abbastanza numerosa, siamo curiosi di conoscere le loro tradizioni e usanze. Ci hanno detto che Tirana è una bella città, con dei piatti tipici buonissimi! Allora siamo pronti...
 


Si parte dai dati della popolazione pratolana... e a giugno ci vediamo a teatro

Il nostro corso sull'intercultura è iniziato il 13 febbraio. Si concluderà a giugno, con una rappresentazione teatrale a cui ci sta preparando il regista Mario Fracassi. Per prima cosa abbiamo riflettuto sul concetto di «villaggio globale», che ci spinge ad essere cittadini del mondo.

Questo significa aprirsi ad altre culture, conoscerle e rispettarle. Impariamo, così, a vivere il mondo - e nel mondo - senza smettere di essere cittadini di una piccola realtà, quella del nostro paese d'origine. Ecco perché diventa necessaria, oggi, un'educazione alla mondialità non solamente per noi ragazzi, ma anche per gli adulti.

Si viaggia tutti i giorni attraverso la rete. Si viaggia per studio, per andare in vacanza, perché si cerca un lavoro. Ci soffermeremo su questi ultimi itinerari, chiamati «della speranza». Nei libri di storia abbiamo spesso trovato il termine «migrazioni». Con questo corso ascolteremo dal vivo storie di migranti venuti a Pratola o andati via dal nostro paese.

Siamo partiti da un dato: la popolazione pratolana conta attualmente 7809 residenti. Di questi, 632 sono stranieri e provengono soprattutto dall'Albania (286), dalla Romania (122) e dal Venezuela (42). Molti di noi hanno anche parenti in Venezuela. Mercoledì 6 marzo incontreremo il responsabile dell'ufficio anagrafe del nostro Comune, la dottoressa Henryka Bogacka, per farle delle domande. Ci siamo divisi in tre gruppi, uno per ogni stato maggiormente rappresentato a Pratola.

Ogni gruppo si soffermerà su favole e fiabe, giochi, nomi, musica e danze popolari, religione, lingua, cucina, feste, modi di dire e altre caratteristiche e tradizioni del paese che gli è stato affidato. Solamente con la conoscenza possiamo diventare più consapevoli. E più grandi.




 

mercoledì 27 febbraio 2013

A Pratola, in via del mondo... si studia l'intercultura

 
Siamo dei ragazzi di Pratola Peligna (Aq) e frequentiamo la scuola media «Gabriele Tedeschi». In classe, nell'ambito di un progetto finanziato dalla Regione Abruzzo, stiamo trattando il tema dell'intercultura. Visto che è molto interessante, vorremmo condividere le nostre idee e «scoperte» con quante più persone possibili. L'argomento permetterà di confrontarci con altre tradizioni. Ed il confronto significa comprensione, accoglienza, rispetto dell'altro.

Vi aggiorneremo spesso e, attraverso il nostro indirizzo di posta elettronica (gabrieletedeschi9@gmail.com), saremo contenti di ricevere messaggi e segnalazioni. Sappiamo che molti pratolani sono emigrati altrove. Per mezzo di questo blog, potranno mettersi in contatto con noi e con Pratola Peligna.

Grazie a quanti vorranno seguirci in questa avventura che ci aiuterà a crescere e a diventare cittadini consapevoli della ricchezza che può provenire dal confronto.