Questo significa aprirsi ad altre culture, conoscerle e rispettarle. Impariamo, così, a vivere il mondo - e nel mondo - senza smettere di essere cittadini di una piccola realtà, quella del nostro paese d'origine. Ecco perché diventa necessaria, oggi, un'educazione alla mondialità non solamente per noi ragazzi, ma anche per gli adulti.
Si viaggia tutti i giorni attraverso la rete. Si viaggia per studio, per andare in vacanza, perché si cerca un lavoro. Ci soffermeremo su questi ultimi itinerari, chiamati «della speranza». Nei libri di storia abbiamo spesso trovato il termine «migrazioni». Con questo corso ascolteremo dal vivo storie di migranti venuti a Pratola o andati via dal nostro paese.
Ogni gruppo si soffermerà su favole e fiabe, giochi, nomi, musica e danze popolari, religione, lingua, cucina, feste, modi di dire e altre caratteristiche e tradizioni del paese che gli è stato affidato. Solamente con la conoscenza possiamo diventare più consapevoli. E più grandi.
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